Storia della Mascarata

fonte: Antonio Salomone (collezione privata)

La Mascarata è lo svolgersi, in maschera al ritmo di una musica incalzante, dei festeggiamenti per un matrimonio. I belli e le belle, cuore della manifestazione, rappresentano gli ospiti del matrimonio che, vestiti a festa partecipano all’evento nuziale ballando fino allo spasimo.

Numerose sono le forme rituali e processionali che il Carnevale assume oggi a Serino, dove il rituale carnevalesco viene organizzato nelle frazioni di San Biagio, Rivottoli e Canale.

ORIGINI
Le origini della ‘mascarata’ vanno ricercate tra la fine dell‘800 e gli inizi del ‘900 nella località Casalbuonomini che si trova tra Casangino e San Sossio, due frazioni di Serino, dove una famiglia conosciuta del posto diede origine a questa tradizione. In un paesino della Svizzera, nel frattempo, troviamo costumi molto simili ai nostri e siccome in quegli anni erano molte le famiglie italiane che emigravano in Svizzera, non è ancora chiaro se questa tradizione sia stata importata dalla Svizzera e quindi abbia preso ispirazione da quest’ultima, oppure sia stata esportata dagli italiani che andavano a lavorare lì. Questo perchè non abbiamo nulla di scritto, ma soltanto una storia tramandata oralmente da generazione in generazione.

 Fino agli anni ‘70/‘80 la mascarata era solo ed esclusivamente condotta da uomini, sia per quanto riguarda gli sposi che per la fila. Le cause non sono di tipo maschilista ma bensì hanno una motivazione ben precisa, infatti tutte le sceneggiature delle zeze dell’Irpinia e del basso napoletano, fanno riferimento alla Commedia dell’Arte, che, come sappiamo, aveva come caratteristica principale il fatto che le donne non potessero partecipare. Un’altra caratteristica della commedia dell’arte che ispirerà le nostre zeze, è la mancanza di un canovaccio; quindi, non c’è una trama ben precisa, tutto è lasciato alla libera interpretazione (come, per esempio, il nostro Carnevale morto).